La Cancellieri: “I partiti politici non candidino persone non specchiate”

Cancellieri-casalecchio Il ministro dell’Interno a tutto campo alla rassegna culturale “Politicamente scorretto”. “Per sconfiggere la mafia serve tolleranza zero e cultura cento”. “Nelle manifestazioni di piazza ci deve essere rispetto reciproco”. “Bisogna convincere le donne a denunciare sempre la violenza che spesso è dentro le mura domestiche”

Il provvedimento sulla corruzione “è già definito ed è un segnale forte perchè i cittadini devono stare tranquilli. Ma serve anche un appello alla politica perchè non candidino persone che non sono specchiate”.

Lo ha detto il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, arrivata a Casalecchio di Reno (Bologna) per partecipare alla rassegna culturale “Politicamente scorretto” curata dallo scrittore Carlo Lucarelli.

Lotta alla mafia. Per combattere e sconfiggere la mafia serve “tolleranza zero e cultura cento”. “La lotta alla criminalità organizzata – ha detto – deve essere le prima delle nostre battaglie, il nostro è un paese sano e se riesce a liberarsi di questa piovra che rende difficile la vita degli imprenditori è destinata a diventare un paese grandissimo. Non c’è più il mafioso con la coppola, ma giovani in giacca e cravatta che hanno studiato all’estero. Il nemico da combattere è bravissimo e anche noi dobbiamo essere bravissimi. La politica, se ha buon senso, capisce che questa battaglia la deve fare, ne va della sua stessa sopravvivenza. Il problema delle infiltrazioni però è molto pesante: noi abbiamo sciolto per mafia 24 Comuni contro i 26 degli ultimi tre anni e ne arriveranno altri”.

Per rendere più efficace la norma sulla confisca dei beni alla mafia, serve una norma sulla gestione delle imprese. Il problema, secondo il ministro, si pone perchè spesso le imprese mafiose agiscono al di fuori del mercato, senza problemi di concorrenza. “Ci servono figure manageriali – ha detto – e aiuti per reggere la concorrenza almeno nei primi anni. Spero di concludere questo provvedimento entro la fine della legislatura, ci stiamo lavorando anche con i ministeri della Giustizia e dell’Economia. Ci sono alcune iniziative, come quelle di Libera, che funzionano molto bene, ma dobbiamo fare di più, dobbiamo fare il salto di qualità, perchè la materia è talmente vasta che servono risposte precise”.

Le tensioni sociali. Nelle manifestazioni di piazza, dopo i disordini della settimana scorsa e la “bella giornata in cui ha vinto la democrazia” di ieri, secondo il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri è necessario lanciare “un messaggio di rispetto reciproco”.

“Da una parte – ha detto – si deve capire che c’è lo Stato e va rispettato, non in modo borbonico, ma democratico. Chi colpisce un operatore delle forze dell’ordine colpisce lo Stato. Dall’altra parte lo Stato deve essere rispettoso del manifestante. C’è ancora tanta strada da fare”. Questioni come l’introduzione dei numeri identificativi sui caschi degli agenti impegnati nell’ordine pubblico nelle piazze durante le manifestazioni “sono processi lunghi che richiedono riscontri, è una discussione abbastanza lunga, che prevede un eventuale percorso anche con un confronto sindacale. Sono tutte questioni che si sviluppano nel tempo. Vogliamo dare un segnale forte perchè i cittadini devono stare tranquilli”.

La violenza sulle donne. Il ministro ha parlato anche della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “La violenza sulle donne avviene soprattutto tra le mura domestiche. Occorre una crescita culturale”. “Intanto – ha detto – bisogna aiutare le donne a uscire, a trovare il coraggio di denunciare e sentirsi protette nella loro denuncia. Occorre che le forze dell’ordine siano adeguate nella capacità di ricevere le denunce, quindi facciano sentire le donne tranquille. Su questo siamo già molto avanti perchè c’è un’alta specializzazione. Nello stesso tempo occorre far crescere nei giovani la cultura della non violenza contro le donne. Si può fare sicuramente di più”.

La ricostruzione dopo il sisma in Toscana. Nella ricostruzione post-sisma, per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata “sono stati presi tutti gli anticorpi possibili, c’è un forte impegno, sono stati fatti anche accordi e norme specifiche, quindi sono fiduciosa che possa avvenire tutto nella legalità”. Il ministro dell’interno, Annamaria Cancellieri, ha risposto così a chi le chiedeva un commento sul rischio che la mafia possa entrare nella ricostruzione.

“Che i tentativi ci siano – ha detto – lo diamo per scontato laddove ci sono investimenti. E’ come il miele che attira le api. L’importante è far sì che ci siano i sistemi che possano impedire le infiltrazioni. La presa di coscienza è importante, più si ha coscienza e più si contrastano”.

repubblica.it

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