Rischio candidati condannati anche nel 2013

bilancia La denuncia di Pierluigi Mantini (Udc). L’accordo raggiunto in commissione non c’è più, nove mesi per l’esercizio della delega

Tre voti di fiducia su tre articoli chiave del ddl anticorruzione: la via d’uscita trovata dal governo per superare l’impasse che era venuta a creare alla Camera lascia tutt’altro che soddisfatto Pierluigi Mantini, deputato e responsabile Riforme dell’Udc, che però non se la prende con l’esecutivo ma con gli altri partiti che compongono la maggioranza parlamentare. «Si tratta di una soluzione resa necessaria dalla mancanza di una mediazione tra Pd e Pdl – osserva l’esponente centrista – che si sono mostrati incapaci di trovare un accordo sull’incandidabilità dei condannati con sentenza definitiva per gravi reati, oltre che sulla parte penalistica della corruzione che prevede aumento delle pene e alcuni reati nuovi come la corruzione tra privati e il traffico di influenze».

È deluso da questo epilogo?
Lo sono in particolare per quanto concerne il primo punto: sull’incandidabilità dei condannati avevamo raggiunto un’intesa in commissione che sembrava potesse resistere. Invece in questo modo il principio non è più vigente ma viene rinviato all’esercizio della delega, entro nove mesi, e non ci resta che sperare che questo accada prima delle prossime elezioni politiche del 2013.

Evento altamente improbabile.
Ci auguriamo che non sia così, da parte nostra presenteremo un ordine del giorno per chiedere al governo di esercitare la delega in tempo utile per le prossime elezioni.

Pd e Pdl: di chi è la colpa?
Il Pdl ha un atteggiamento immaturo e in questo frangente ha dimostrato un approccio inadeguato nei confronti del necessario rigore per contrastare la corruzione. Qui si confonde il garantismo con la legalità: viceversa l’Idv e una parte del Pd giocano troppo con posizioni estreme come quella dell’incandidabilità estesa a chi non ha sentenze passate in giudicato. Occorrerebbe trovare una terza via, ma non ci sono i presupposti per imboccarla.

Con due dei tre partiti di maggioranza che si comportano così, che futuro può avere questo governo?
Assistiamo a condotte irresponsabili, mentre sappiamo che dovremmo sostenere con coesione questo governo. C’è ancora troppo bipolarismo e un po’ di vento elettorale che non fa bene alla salute dell’Italia: andare avanti è una necessità, poi saranno i cittadini a valutare la posizione dei singoli partiti per le posizioni che verranno assunte.

Pensa che il Pdl voterà le fiducie richieste da governo?
Cicchitto ha molto politicizzato il voto in questione, ma credo che sia inevitabile che anche il Pdl sostenga la fiducia. Staccare la spina a Monti sulla legge anticorruzione rappresenterebbe un errore fatale anche per loro.

 

 

Inrervista di NICOLA MARANESI, La Discussione

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