Decreto “clima”: ridurre l’inquinamento, tutelare la salute di tutti

Earth is chancing due to pollution and undifferentiated trash. Save the World now. World provided by NASA

La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il decreto legge “clima”, decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria e proroga del termine di cui all’articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.

Il “Decreto Clima” reca le prime misure urgenti adottate dal Governo per la definizione di una politica strategica nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria.

Questo provvedimento rappresenta un tassello di una strategia più ampia del Governo finalizzata al Green New Deal e che mette al centro in modo particolare l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico. Sono molte le misure del decreto-legge dirette a quelle aree del Paese nelle quali sono registrati da tempo valori superiori alle soglie stabilite a livello europeo, sia per il particolato e le polveri sottili che per il biossido di azoto: per questo, l’Unione europea ha aperto nei confronti dell’Italia due procedure di infrazione, nel 2014 e nel 2015, relative alla qualità dell’ambiente e per un’aria più pulita.

“Il provvedimento – come ha ricordato in Aula, il capogruppo del PD in Commissione Ambiente, Chiara Braga – ha in via prioritaria l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente, agendo sia a livello globale che locale”.

In particolare, il provvedimento prevede l’istituzione di un fondo denominato “Programma #iosonoAmbiente”, finalizzato ad avviare campagne di informazione, formazione e sensibilizzazione sulle questioni ambientali nelle scuole di ogni ordine e grado.

Viene avviato un programma sperimentale chiamato “buono mobilità”, che mette a disposizione 255 milioni di euro per i prossimi anni per finanziare interventi di sostituzione e rottamazione degli automezzi più inquinanti, non per immettere in circolazione nuovi mezzi privati ma per sostenere l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico, l’utilizzo di mezzi e di servizi di mobilità condivisa ad uso individuale 20 milioni sono dedicati al prolungamento, l’ammodernamento e la messa in sicurezza di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale. 10 milioni, per ciascuno degli anni 2020 e 2021, sono invece destinati ai progetti per la realizzazione e l’implementazione del servizio di trasporto scolastico, con mezzi di trasporto ibridi o elettrici, nei comuni sopra i 50 mila abitanti.

È previsto un programma sperimentale per la riforestazione delle città metropolitane, e l’istituzione di un fondo per incentivare interventi di messa in sicurezza, manutenzione del suolo e rimboschimento attuati dalle imprese agricole e forestali.

Il provvedimento reca, inoltre, misure per contrastare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria nelle aree protette nazionali e nei centri urbani.

Prevede l’istituzione del Programma Italia Verde, in base al quale verrà assegnato annualmente il titolo di “Capitale verde d’Italia” ad una città italiana capoluogo di provincia, sulla base di un’apposita procedura di selezione.

Si prevedono incentivi ai comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica, nell’ambito del “Programma sperimentale Mangiaplastica”.

È avviato il programma sperimentale “Caschi verdi per l’ambiente” per la realizzazione di iniziative di collaborazione internazionale volte alla tutela e salvaguardia ambientale delle aree nazionali protette e delle altre aree riconosciute in ambito internazionale per il particolare pregio naturalistico.
Viene regolamentata, finalmente, la pubblicità dei dati ambientali, stabilendo in particolare l’obbligo di pubblicazione anche dei dati risultanti da rilevazioni effettuate dalla pubblica amministrazione, dai concessionari di servizi pubblici e dai fornitori che svolgono servizi di pubblica utilità.

In via sperimentale, è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore di esercenti commerciali di vicinato, di media struttura e, come stabilito al Senato, a favore degli esercenti di grande struttura, per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari, sfusi o alla spina.

PROGRAMMA STRATEGICO NAZIONALE
Il decreto-legge disciplina l’approvazione del programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, in cui sono individuate le misure da porre in essere al fine di assicurare la corretta e piena attuazione della normativa europea e nazionale in materia di contrasto al cambiamento climatico e sono identificate le risorse economiche disponibili. Istituisce inoltre un tavolo permanente interministeriale per l’emergenza climatica, specificandone la composizione e le funzioni. In particolare, si stabilisce che il programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria sia approvato in coordinamento con il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) e con la pianificazione di bacino per il dissesto idrogeologico.

DAL CIPE AL CIPESS
Dal 1° gennaio 2021, il CIPE viene rinominato Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), al fine di assicurare il coordinamento delle politiche pubbliche al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre del 2015.

Non è una scelta solo nominalistica, di sigla ma una chiara scelta di campo. Sta a indicare la volontà di portare le amministrazioni centrali a programmare tutti gli investimenti pubblici in una logica di sostenibilità.

Un cambio di paradigma sostanziale ma coerente con gli impegni che l’Italia si è assunta a livello internazionale, sottoscrivendo l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, dotandosi di una Strategia nazionale per la sua attuazione.

“PROGRAMMA #IOSONOAMBIENTE”
È istituito, presso il Ministero dell’ambiente, un fondo denominato “Programma #iosonoAmbiente”, con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascun anno del prossimo triennio, finalizzato ad avviare campagne di informazione, formazione e sensibilizzazione sulle questioni ambientali e i cambiamenti climatici nelle scuole di ogni ordine e grado.

“BONUS MOBILITÀ”
È riconosciuto ai residenti nei comuni italiani, interessati alle procedure di infrazione comunitaria per non aver rispettato i limiti di emissione ambientale, un “buono mobilità” pari a 1.500 euro per le autovetture ed a 500 euro per i motocicli, rottamati, entro il 31 dicembre 2021, per finanziare interventi di sostituzione e rottamazione degli automezzi, degli autoveicoli più inquinanti (autovetture omologate fino alla classe Euro 3 o motocicli omologati fino alla classe euro 2 ed euro 3 a due tempi).

Il buono potrà essere utilizzato non per immettere in circolazione nuovi mezzi privati ma per l’acquisto, anche a favore di persone conviventi di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, o per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale, nonché di biciclette anche a pedalata assistita, entro i successivi tre anni. Il “buono mobilità” non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’ISEE.

Per finanziare il “bonus” è istituito, presso il Ministero dell’ambiente, un fondo denominato “Programma sperimentale buono mobilità”, alimentato da una parte dei proventi delle aste delle quote di emissione di gas serra.

INCENTIVI PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE AREE METROPOLITANE
Sono, inoltre, stanziati 20 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2020 e 2021 a sostegno di progetti per la creazione, il prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale.

I progetti dovranno essere presentati al Ministero dell’ambiente, dai comuni aventi oltre cinquantamila abitanti, ovvero da uno o più comuni finitimi anche in forma associata riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 50.000 abitanti, per la realizzazione di un’unica opera, che siano stati interessati dalle procedure di infrazione comunitaria per la non ottemperanza dell’Italia agli obblighi sulla qualità dell’aria. La priorità andrà ai progetti presentati dai comuni con i più elevati livelli di emissioni inquinanti.

Entrambi le misure, “bonus mobilità” e progetti per il trasporto pubblico locale, sono finalizzate a ridurre le emissioni climalteranti.

PROMOZIONE DEL TRASPORTO SCOLASTICO SOSTENIBILE
È autorizzata la spesa di 10 milioni, per ciascuno degli anni 2020 e 2021, per il finanziamento degli investimenti necessari alla realizzazione di progetti sperimentali per la realizzazione o l’implementazione del servizio di trasporto scolastico per i bambini della scuola dell’infanzia statale e comunale e per gli alunni delle scuole statali del primo ciclo di istruzione con mezzi di trasporto ibridi o elettrici.

I progetti sono presentati al Ministero dell’ambiente dai comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria per la non ottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla direttiva europea sulla qualità dell’aria.

AZIONI PER LA RIFORESTAZIONE
Viene finanziato un programma sperimentale per la riforestazione delle città metropolitane, tenendo conto, in particolare, della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell’area, dei livelli di qualità dell’aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria.

In seguito alle modifiche introdotte al Senato, viene, inoltre, stabilito che la programmazione degli interventi di riforestazione consideri principalmente le aree che hanno subito notevoli danni da eventi climatici eccezionali e la possibilità di affidare le attività di rimboschimento agli imprenditori agricoli. Si novella, inoltre, il testo unico in materia forestale inserendovi la definizione di bosco vetusto, ai fini della sua tutela, con la previsione di apposite linee guida.

Si prevede inoltre, a decorrere dal 1º gennaio 2020, il divieto di incrementi delle attuali quote di impermeabilizzazione del suolo nelle aree interessate da elevata criticità idraulica. L’importo stanziato è pari a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.

Il fine è quello di favorire la tutela ambientale e paesaggistica per contrastare il dissesto idrogeologico nelle aree interne e marginali del Paese.

QUALITÀ DELL’ARIA NELLE AREE PROTETTE NAZIONALI E NEI CENTRI URBANI
È istituito nel territorio di ciascun parco nazionale la Zona economica ambientale (Zea), all’interno della quale sono previste, nel limite delle risorse disponibili, forme di sostegno ad imprese nuove o esistenti impegnate in programmi o investimenti compatibili con l’ambiente Alle micro, piccole e medie imprese che svolgono attività eco-compatibili e che hanno sede legale e operativa nei comuni, aventi almeno il 45% della propria superficie compreso all’interno di una Zea, è destinata una parte dei proventi delle quote di CO2 per gli anni 2020, 2021 e 2022.

Un’altra quota dei proventi delle aste di C02 è destinata al rifinanziamento del Fondo per le esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità ambientale dell’aria e alla riduzione delle emissioni di polveri sottili. L’intento è quello di sostenere, nello specifico, interventi finalizzati alla: 1) riduzione delle emissioni climalteranti da parte degli impianti di riscaldamento alimentati a biomassa; 2) diffusione dei mezzi di trasporto pubblico a basse emissioni; 3) efficientamento energetico degli edifici; 4) riduzione delle emissioni di C02 nelle aree portuali.

PROGRAMMA ITALIA VERDE
Ai fini dell’adesione ai programmi europei “Capitale europea verde” e “Foglia verde”, il Consiglio dei ministri conferisce annualmente il titolo di “Capitale verde d’Italia” ad una città italiana, capoluogo di provincia.
Il dossier di candidatura delle città capoluogo raccoglie i progetti cantierabili volti a incrementare la sostenibilità delle attività urbane, migliorare la qualità dell’aria e della salute pubblica, promuovere la mobilità sostenibile e l’economia circolare, con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica.

Il titolo di “Capitale verde d’Italia” nell’anno del conferimento rappresenta “requisito premiale” in tutti gli avvisi e bandi per il finanziamento di misure di sostenibilità ambientale avviati dal Ministero dell’ambiente.

PROGRAMMA SPERIMENTALE MANGIAPLASTICA
Sono previsti incentivi ai comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica, attraverso l’istituzione di uno specifico Fondo denominato “Programma sperimentale Mangiaplastica”, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente, con una dotazione complessiva di 27 milioni di euro per il periodo 2019-2024.

DISPOSIZIONI PER FRONTEGGIARE LE PROCEDURE D’INFRAZIONE
Un’altra disposizione del decreto-legge disciplina la nomina e le attività dei commissari unici per la realizzazione degli interventi in materia di discariche abusive e di acque reflue attuativi di determinate procedure di infrazione europea in materia ambientale. In particolare, si dispone in merito all’attività del Commissario unico in materia di discariche abusive, prevedendo la stipula di specifiche convenzioni con determinati enti, la procedura di nomina e la composizione della struttura di supporto, il relativo compenso economico. Si disciplina altresì la nomina del commissario unico per gli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue e di due sub-commissari.

UNITÀ TECNICA-AMMINISTRATIVA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN CAMPANIA
Posticipato di tre anni, al 31 dicembre 2022, il termine per lo svolgimento dell’attività della Unità Tecnica Amministrativa operante presso la Presidenza del Consiglio dei ministri al fine di consentire il completamento delle attività amministrative, contabili e legali conseguenti alle pregresse gestioni commissariali e di amministrazione straordinaria nella gestione dei rifiuti nella regione Campania.

PROGRAMMA SPERIMENTALE “CASCHI VERDI PER L’AMBIENTE”
Durante l’esame al Senato, è stata introdotta una norma che prevede l’istituzione, presso il Ministero dell’ambiente, del programma sperimentale “Caschi verdi per l’ambiente” per la realizzazione di iniziative di collaborazione internazionale volte alla tutela e salvaguardia ambientale delle aree nazionali protette e delle altre aree riconosciute in ambito internazionale per il particolare pregio naturalistico.

PUBBLICITÀ DEI DATI AMBIENTALI
Nell’ambito degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni a cui sono tenute le pubbliche amministrazioni, devono essere pubblicati anche i dati ambientali risultanti da rilevazioni. A questo fine si prevede l’obbligo da parte dei gestori di centraline e di sistemi di rilevamento automatico dell’inquinamento atmosferico, della qualità dell’aria e di altre forme di inquinamento e dei gestori del servizio idrico di pubblicare in rete le informazioni sul funzionamento del dispositivo, sui rilevamenti effettuati e tutti gli altri dati acquisiti.

È una norma, particolarmente rilevante per chi si occupa di ambiente, che richiama l’attuazione di alcune convenzioni internazionali, in particolare la Convenzione di Aarhus sull’accesso alle informazioni ambientali, la partecipazione al pubblico dei processi decisionali, l’accesso alla giustizia in materia ambientale.

MISURE PER L’INCENTIVAZIONE DI PRODOTTI SFUSI O ALLA SPINA
È riconosciuto, in via sperimentale, un contributo a fondo perduto a favore di esercenti commerciali di vicinato, di media e grande struttura per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari, sfusi o alla spina.

Il contributo economico è pari alla spesa sostenuta per attrezzare gli spazi dedicati a tale tipo di vendita al consumatore finale oppure per l’apertura di nuovi negozi che prevedano esclusivamente la vendita di prodotti sfusi.

Esso è attribuito, nell’ordine di presentazione delle domande, a copertura della spesa sostenuta e comunque nella misura massima di 5.000 euro. Il contenitore offerto dall’esercente dovrà essere riutilizzabile e rispettare la normativa vigente sui materiali per uso alimentare. Possono essere utilizzati, a determinate condizioni, contenitori di proprietà del cliente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *